17/04/13

TRANSIZIONE

A cosa mi riferisco?
Ad oggi!

Siamo uomini e donne come ieri, ma l'essere, il sentire, l'agire stanno cambiando, assumono un senso diverso.
Quello che per ieri era scontato, ora non lo è più. I vecchi strumenti ora sono obsoleti. Stiamo via via acquisendo sempre più consapevolezza di noi stessi, del nostro corpo come un tutt'uno armonico, e del nostro corpo - mente - sè più profondo in unione. Siamo sempre più presenti a noi stessi e non siamo più proiettati in un tempo futuro non ben definito, ma viviamo il presente, attimo dopo attimo.





Ecco allora che bisogna inventarsi nuovi strumenti, utili per il nuovo modo d'essere. Ma non è semplice, perchè anche se pochi possono decidere di cambiare strada da un giorno o l'altro e manifestare il loro modo d'essere con relativa semplicità, altri sono ancora nel pieno della personale transizione, vedono uno spiraglio di luce, ma "credono" ancora al vecchio modo d'essere, di vivere, e questo può creare frustrazioni, altri ancora non ne sono neanche coscienti, e non solo singoli ma anche istituzioni sono ancorate al vecchio paradigma (secolare)... finchè lo permettiamo.
E' dura questa transizione, serve probabilmente un atto di coraggio, avere la consapevolezza che tutto è nelle nostre mani, che ogni singolo individuo può decidere di seguire la nuova versione di sè (e ha la responsabilità di farlo, per sè e per gli altri, se ne è consapevole), quella che sente più libera, più spontanea, staccata da condizionamenti e regole che non hanno più ragione d'essere.

Perchè la luce che ci spia ci sta aspettando, desiderosa di essere NOI... Noi dobbiamo soltanto lasciarci andare a questo meraviglioso nuovo modo d'essere. Non serve capire perchè, o come, dobbiamo solo lasciarci cullare da quella vibrazione d'amore che non può che essere il massimo del bene per noi. La sentiamo da sempre, chi più chi meno, il 99,99 % delle volte l'abbiamo trascurata o peggio snobbata. Ora che siamo più pronti dobbiamo Esserlo, semplicemente lasciarlo scorrere in noi, essere noi, manifestare i veri NOI. Senza più raccotarcela, trovare scuse, ammutinarci.

Ora, in questo momento, c'è Tutto, tutte le innumerevoli manifestazioni possibili... alcuni hanno istanti di pura e completa consapevolezza di questo infinito intreccio di energia che è tutte le cose che esistono. E ci si chiede che cosa succederà, che cosa faremo se seguiamo il nuovo, ma conoscendo solo i vecchi strumenti?

Forse non serviranno più strumenti, e questo ci spaventa. Nel mondo dell'essere, non ci importerà più di prevenire e preparare le condizioni adatte e migliori per essere felici perchè in ogni istante lo saremo, in ogni istante lo siamo già, se lo vogliamo. Un passo dopo l'altro, SARA' LA NUOVA VERSIONE DI NOI STESSI AD INDICARCI LA STRADA... il prima e il dopo non avranno più senso, perchè in ogni attimo ci sentiremo soddisfatti, "l'aver bisogno di..." sarà una predisposizione di cui non faremo più esperienza, saremo sempre piena e massima manifestazione della cosa più bella che potremmo essere.

Sono consapevole che questo periodo di transizione ci aprirà un nuovo mondo, che tecniche, discipline e consulenze, agevolano questo passaggio alla nuova e piena consapevolezza di noi, della natura e di tutto ciò che esiste. Dopo, anch'esse saranno superate, non avranno più senso, perchè riusciremo a manifestare al massimo tutte le nostre potenzialità, capacità, con fiducia, in trasparenza, chissà, riusciremo a vedere attraverso il palmo della nostra mano e fusa con questa, l'essenza intelligente dell'Universo...




... ma sono ancora in transizione, c'è ancora una parte di me che si chiede come sarà poi, date le circostanza attuali... forse perchè ha il sentore che è una transizione a una realtà che mai si era vista prima, ma nello stesso tempo vuole giustificarla, spiegarla, con i vecchi paradigmi, interpretarla come una "semplice" evoluzione sociale, come tante altre già avvenute nella storia... Caratteristica del mio modo di essere, mio come di tutti noi (o quasi), ancora "affezionati" ad un mondo classico, macroscopico (per forza di cose) di causa - effetto della manifestazione degli eventi...
Nonostante martelli costantemente, sempre con maggior insolenza, la coscienza. Non ha bisogno di presentarsi, di raccontarsi, di spiegarsi o di dimostrare la sua essenza... per essere noi. Vuole forse solo essere accolta. Non credo di essere la sola a sentire questo.

E, mi rincresce dirlo, anche perchè renderò forse vano ciò che ho scritto, cercare di spiegare il perchè, il come, ciò stia succendendo, non fa che alimentare il vecchio paradigma, quando è ormai tempo di ESSERE e basta. Ciò che è stato, ora non è più, o fa parte dell'eterno presente... possiamo però conservarlo in un cassetto, chiuso per bene in un posto sicuro, e DARCI ALLA NUOVA ISPIRAZIONE, CHE SENTIAMO SEMPRE PIU', e prima o poi dimenticheremo anche di averlo conservato da qualche parte, perchè ogni singola parte del nostro essere ne ha memoria, ma ormai sarà ben mescolata con altro.
E' come dimenticare un Amore. Non si può. Si accoglie in qualcosa di più grande, sempre più grande, come in un frattale. Non è quindi l'importanza maggiore o minore di un amore, ma è l'importanza di darsi a sè completamente e di fidarsi del nuovo sentire più profondo.
F.S.

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COSI' TENERI LORO! ESTREMAMENTE SENSIBILI E AFFEZIONATI A CHI LI CURA, AMABILI!